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Ercolano – Pompei: un week end tra gli scavi archeologici

29 giugno 2017, Author: admin088

Ercolano e Pompei – Provincia di Napoli (CAMPANIA)

 

Un week end, una gita culturale presso i siti archeologici di Ercolano e Pompei diciamo che è un “obbligo” per ogni turista, italiano e non. Visitare i parchi archeologici delle due città metropolitane di Napoli oltre che conoscere la loro storia, emoziona e arricchisce in maniera esponenziale il nostro bagaglio culturale.

Ercolano

Quando siamo all’interno di un sito archeologico ci piace non pensare ad altro, staccare la spina, praticamente tornare indietro nel tempo e immaginare come erano le costruzioni, i templi, le case, le ville, come vivevano, cosa mangiavano, le vesti.

Negli scavi della città antica di Ercolano, il ritorno al passato, throwback, è impressionante! Ercolano è tornata alla luce con i primi scavi archeologici nei primi anni del 1700 dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che ha totalmente seppellito la città di lapilli e cenere. La colata del vulcano ha mantenuto dopo secoli e secoli quasi per intero case, ville, monumenti, graffiti e decorazioni.

Qui si possono osservare travi in legno carbonizzate ma intere, ammirare i colori e i disegni dei mosaici, ma anche provare sensazioni forti come quando, arrivati agli scheletri sotto le arcate dei magazzini del porto, possiamo immaginare le urla di paura nel tentativo di salvarsi via mare.

Per conoscere bene la storia si consiglia una guida turistica autorizzata, (Quando abbiamo visitato c’era la guida autorizzata Francesco Grossi, molto preparata e appassionata della storia di Ercolano).

La guida vi condurrà dentro il sito nei punti più belli da ammirare della città: la Casa del salone nero, la Casa di Nettuno e Antifrite, la Casa del Tramezzo di Legno, la Palestra, il Teatro, la Terrazza di Marco Nonio Balbo, il Collegio degli Augustali, il Bassorilievo della Casa di Telefo. Francesco ci ha narrato una Ercolano influenzata dai Sanniti, dai Greci fino agli Etruschi per poi arrivare alla Civiltà Romana con il dominio di Augusto Primo Imperatore Romano, il quale fece costruire altri edifici: le fontane, il teatro e l’acquedotto.

Ercolano fu soprattutto una città di villeggiatura principalmente per gli abitanti della vicina Neapolis oggi Napoli. 

Emozionante osservare la maestosità della città moderna che sovrasta gli scavi archeologici della città antica ma soprattutto sapere che gran parte dell’antica Ercolano è ancora sepolta sotto la città moderna.

Pompei

Il parco archeologico di Pompei

si trova a circa 16 chilometri da quello di Ercolano e la  prima differenza che si nota tra i due siti tra è la posizione degli scavi: i primi si trovano sotto la città attuale mentre i secondi sono allo stesso livello della città moderna. La devastante eruzione del 24 agosto del 79 d.C. non ha dato scampo alla città e soprattutto ai suoi inermi abitanti, che invano hanno cercato di fuggire.

Anche in questo caso si consiglia, se possibile, la visita con una guida autorizzata, (noi abbiamo trovato la guida autorizzata Riccardo Iaccarino).

Gli scavi veri e propri, quelli che hanno portato alla luce gran parte della città, hanno avuto inizio nel primo ‘900 e si sono sviluppati nell’arco di circa 40 anni.

Camminando, la guida, ci racconta oltre alla storia cronologica degli eventi, i modi di vivere degli abitanti, i loro lavori quotidiani, i loro svaghi, la loro alimentazione.
Le attività lavorative principali erano quelle commerciali o artigianali e quelle più redditizie erano quelle dei fornai, degli orafi e argentieri nonché i bronzieri.

Le terme e la palestra rappresentavano per i cittadini, luoghi non solo per la cura del corpo ma anche spazi per le relazioni sociali e politiche. La loro alimentazione si basava su un menù ampio e appetitoso, che comprendeva anche l’antipasto a base di uova per la cena. Pesce, verdure, salcicce, frutta e il vino non mancavano mai.

Osservando i resti e ascoltando la guida, emerge un’immagine dell’antica Pompei come una bella città, solare e colorata ma soprattutto elegante e ben tenuta. La casa del Fauno, il Tempio di Iside, la Palestra Grande, il Tempio di Venere, l’Anfiteatro, la Villa dei Misteri, sono alcuni degli edifici pubblici e privati che abbiamo visitato, e ognuno di questi ci ha dato emozioni diverse.

È difficile esprimere a parole la sensazione che si prova camminando tra quelle strade e immaginando la drammaticità e l’angoscia provata dalle persone in quel giorno apocalittico. L’evento nella sua tragicità ha fermato il tempo e i resti a noi visibili sono come un libro aperto sulla storia del passato.

Riportiamo queste parole dello scrittore Johann Wolfgang von Goethe che nel libro “Viaggio in Italia” del 1816, sintetizza saggiamente senza tempo le sensazioni secondo noi provate da ogni visitatore: “Domenica andammo a Pompei” Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità. Credo sia difficile vedere qualcosa di più interessante.

Le case sono piccole e anguste, ma tutte contengono all’interno elegantissime pitture. Notevole la porta cittadina, con l’attiguo sepolcreto; la tomba di una sacerdotessa è a forma di panca circolare, con una spallera di pietra dov’è incisa un’iscrizione in lettere capitali. Guardando oltre la spalliera si vede il mare e il sole al tramonto. Un posto mirabile, degno di sereni pensieri”.

Dove soggiornare…

Per il soggiorno si consiglia il  Grand Hotel Vanvitelli di Caserta, e qui cari amici le pupille si sono dilatate guardando la maestosità e l’eleganza della location. Questa è stata la nostra recensione “Eleganza e Professionalità” scritta su Tripadvisor: “Oltre all’eleganza della struttura, abbiamo trovato un’eccellente professionalità nello Staff incontrato alla reception e al servizio della cena nella sala ristorante. L’ampia camera e il bagno hanno soddisfatto pienamente le nostre aspettative”.

OGNI DOVE È UN’EMOZIONE