Blog

viaggi

Trentino: a passo di nordic walking sul sentiero del Cristo Pensante

2 giugno 2019, Author: admin088

Passo Rolle – Provincia di Trento (TRENTINO ALTO ADIGE)

Conoscete il Cristo Pensante e la sua storia? Se siete in Trentino, dovete assolutamente visitare questo luogo emozionante dove si tocca il cielo con un dito!!!

Vi portiamo in Trentino, alla scoperta di questo posto bellissimo che si trova tra la Val di Fiemme e quella di Primiero, precisamente in vetta al monte Castellazzo (mt. 2333), con partenza da Passo Rolle.

Il nostro dialogo dopo pochi metri di camminata…..

Giovanni << Nicoletta guarda, dobbiamo arrivare fin lassù!!! >>
Nicoletta << Ma te sei matto, io non vengo lassù non ce la faccio proprio>>

Ecco, questi erano i nostri  presupposti, anche se  è un percorso considerato di categoria “facile”.

Il percorso

Si arriva a Passo Rolle da Predazzo in Val di Fiemme, percorrendo la strada SS 50 del Grappa, che collega la Val di Fiemme a la valle di Primiero, altrimenti da San Martino di Castrozza sempre sulla stessa strada statale 50.

 Si può lasciare l’auto nell’ampio parcheggio gratuito lungo la strada. Il percorso tracciato, denominato il Trekking del Cristo Pensante, parte dalla storica baita Segantini (si può raggiungere la baita anche con navetta da Passo Rolle. (Noi siamo andati a piedi, circa un’oretta di cammino).

Il percorso ha un dislivello di 163 mt. dalla baita e bisogna seguire la segnaletica Castellazzo-Trekking del Cristo Pensante. Il percorso non è solamente paesaggistico e naturalistico, ma è anche di rilevanza storica, infatti la zona è stata teatro della Prima Guerra Mondiale meglio conosciuta come la Grande Guerra. Camminando lungo il sentiero, si possono vedere alcuni resti di postazioni militari e ogni metro percorso è un’emozione.

Mentre si procede lungo il cammino siamo accompagnati dalla vista delle maestose Pale di San Martino: uno spettacolo che lascia senza fiato. Dopo circa due ore di facile camminata a passo tranquillo, si arriva in cima alla vetta e qui si tocca proprio il cielo con un dito!!! Qui, in vetta tra le rocce del cucuzzolo si trova la statua che raffigura Cristo in posizione di contemplazione.

A 360 gradi il panorama è decisamente surreale, oltre alle Pale di San Martino si ammira la Marmolada e tutto il comprensorio dolomitico. Per il percorso di rientro a valle ci sono anche altri sentieri alternativi e molto suggestivi ma più difficili. Noi invece che rientrare passando dalla baita Segantini abbiamo fatto sosta alla Capanna Cervino e di lì nuovamente a piedi lungo la strada a Passo Rolle.

La storia del Cristo Pensante

Il Cristo Pensante ha una storia incredibile e ha come attore principale Pino Dellasega, maestro e allenatore di sci di fondo, di snowboard, istruttore nazionale di orienteering e fondatore della Scuola Italiana Nordic Walking.

(Giovanni): >>Pino l’ho conosciuto proprio in Val di Fiemme, a Predazzo, circa nove anni fa, quando accompagnavo come collaboratore il giornalista Paolo Brosio che stava lavorando alla stesura del suo primo libro “Ad un passo dal baratro” Edizioni Piemme, all’interno del quale un capitolo intero è dedicato proprio alla storia del Cristo Pensante intitolato “La corona di spine del Cristo Pensante”. Pino Dellasega, trentino DOC è una persona straordinaria, dinamica, di cuore e nel suo DNA ci sono le montagne, la natura, la caparbietà di chi non molla mai. E’ riuscito a realizzare un progetto, un sogno, una sfida impossibile, non perdendosi mai d’animo e realizzando con l’aiuto della comunità e delle autorità, un luogo meraviglioso “Il Cristo Pensante” delle Dolomiti, in vetta alla montagna dove si incrociano forti emozioni tra natura e spiritualità <<

La storia ha inizio con una piccola  statuina di legno alta appena 25 centimetri, acquistata negli anni Ottanta su un banchetto artigiale della piazza di Varsavia. Dopo alcuni anni passati tra percorsi a ritmo di nordic walking tra le vallate e dopo aver  incontrato dei frati francescani e un uomo che pregava in questo luoghi magici, Pino Dellasega trovò conferma nel fatto che proprio la natura si presta ad essere il posto ideale per riflettere e per pregare. Proprio quando si è in montagna, si è da soli in silenzio, in sintonia con il proprio io, lontano dalla confusione e dalla frenesia delle giornate occupate dal lavoro e dai vari impegni.

Il monte Castellazzo, scenario di sanguinose battaglie durante la prima guerra mondiale (era una roccaforte italiana in territorio occupato dagli austriaci) conserva ancora oggi numerosi segni quali gallerie, trincee, grotte, e porzioni di filo spinato abbandonati, parte integrante del Parco di Paneveggio – Pale di San Martino era il posto ideale.

La scultura del Cristo Pensante è opera di Paolo Lauton, ricavata da un blocco di marmo bianco di Predazzo, la Predazzite mista Pencatite e rappresenta Gesù che, sceso dalla croce, è seduto su di una roccia assorto nei suoi pensieri. La corona di spine è stata realizzata con i resti di parti di filo spinato della Grande Guerra mentre la grande croce al suo fianco,  disegnata e costruita da Pierpaolo Dellantonio, è in cortèn, il ferro che si arrugginisce.

Se volete sapere qualche aneddoto in più leggete l’intera storia scritta proprio da Pino clicca quì

Questo è un sentiero dove pace e spiritualità si sposano con la natura. Per noi viaggiatori della domenica, noi che abbiamo qualche chilo in più, noi che ci soffermiamo a fotografare ogni dove o cosa, per chi come noi ama il nordic walking fare quella camminata tranquilla denominata “Trekking del Cristo Pensante” è veramente rilassante.

Tuttavia, è importante sottolineare che, benchè sia un percorso definito di difficoltà facile, bisogna considerare sempre di essere prudenti seguendo le normali precauzioni, soprattutto guardare le previsioni meteo e rispettare la montagna. 

Informazioni utili

Per il soggiorno abbiamo scelto l’hotel Bicocca, che si trova lungo la strada SS 50 a pochi km da Passo Rolle. L’hotel è immerso nel verde del Parco di Paneveggio e i gestori della struttura sono gentilissimi nonché il personale molto cortese.

OGNI DOVE È UN’EMOZIONE