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da viareggio in ogni dove, storia

GALLIANO 1923: una storica pasticceria-gelateria a Viareggio

2 dicembre 2017, Author: admin088

Viareggio  (LU) – Toscana

Viale Guglielmo Marconi 127

#tuttipazziperibudini

Siete amanti del budino di riso? Dovete assolutamente degustare quello di Galliano. Appena si entra nel bar i budini si notano subito: disposti a dozzine dietro la vetrina del lungo bancone, spiccano con la loro elegante forma ovale tra gli altri prodotti dolciari. Decisamente buoni, assaggiando la loro fragranza in bocca si sprigionano sapori delicati, risultando al palato veramente sublimi. Molto apprezzati dai clienti, sono una punta di diamante dell’azienda: i pasticceri preparano e sfornano budini dalle prime ore dell’alba fino alla sera rispettando un’antica ricetta custodita gelosamente dalla famiglia Vannozzi fin dal 1948. Quest’anno nel mese di settembre al Lucca Summer Festival si sono esibiti in concerto i mitici Rolling Stones i quali hanno degustato i budini di riso sapientemente incartati in una confezione personalizzata.

La location

Galliano 1923 è situato in un contesto signorile di Viareggio, all’angolo di piazza Maria Luise e il grande viale pedonale Guglielmo Marconi conosciuto come la “Passeggiata”. Monumentali alberghi e villini si susseguono rappresentando la testimonianza della conquista dello stile Liberty diffusosi nel primo Novecento nella città di Viareggio. Seduti nell’elegante dehors antistante il locale, si possono ammirare il maestoso e lussuoso hotel Principe di Piemonte e l’ex hotel Excelsior impreziosito dalle raffinate decorazioni di Galileo Chini. Le attività commerciali si estendono in linea lungo la Passeggiata e dal lato piazza Maria Luise la visuale si apre al mare e all’orizzonte, uno scenario veramente suggestivo che regala spesso dei tramonti straordinari.

Un’imponente ristrutturazione ha interessato il locale nel 2016 dove è stato scelto il recupero filologico dell’originaria struttura degli anni Tenta con il ripristino del profilo originale della facciata dell’edificio e il recupero della storica insegna posizionata sul prospetto principale: un rinnovamento totale nella distribuzione degli spazi interni del locale e negli arredi che è riuscito a conciliare, in modo esemplare, i caratteri legati alla lunga storia di questo locale a scelte di stile e design dalle linee moderne.

Non solo budini…

La suggestiva location e l’innovazione elegante dei locali interni ed esterni, permette di gustare i vari prodotti in ogni stagione. Oltre alla fornita e deliziosa pasticceria, c’è lo spazio dedicato alla buona gelateria, il bar con ottimi aperitivi accompagnati da delicati buffet e il servizio di ristorazione veloce, dove gusto e prodotti sfiziosi s’incontrano grazie all’altissima qualità delle materie prime attentamente selezionate. Abbiamo riscontrato una grande professionalità e gentilezza di tutto lo staff dello locale come un’attenta cura per i locali.
Da poco abbiamo scoperto che gli autorevoli professionisti del settore, l’Accademia del Gambero Rosso, hanno attribuito e confermato anche per l’anno 2018 le ambite 3 tazzine e 2 chicchi, praticamente una valutazione che sfiora il TOP e l’eccellenza.

Un po’ di storia

Oggi la gestione è nelle mani della quarta generazione, Francesco e le cugine Elisabetta e Barbara, insieme ai genitori Roberto e Galliano, portano avanti con passione e innovazione l’azienda familiare Vannozzi. E’ stato piacevole ascoltare alcuni cenni storici della famiglia fatti da Francesco che, con orgoglio e un pizzico d’emozione, ci ha raccontato del bisnonno Galliano Vannozzi che nel 1923 aprì il locale che al tempo si trovava più a sud rispetto alla posizione attuale (foto storiche concesse gentilmente da Francesco Vannozzi).

Nel 1931 con il nuovo piano regolatore della Passeggiata, il tratto che va dal Principe di Piemonte alla Piazza Mazzini fu completamente raso al suolo e definite le nuove concessioni. Il bisnonno Galliano acquistò una presella e vi costruì l’edificio nel 1932. Durante i lavori di ristrutturazione del piano cantina è emersa su una parete perimetrale un’incisione realizzata dagli operai che lavorarono alla costruzione dell’edificio e che riporta proprio la data del 05 maggio 1932.
Negli anni ’30 l’attività era un bar tabacchi e pensate che uno dei suoi clienti abituali fu il Maestro Giacomo Puccini che frequentava il bar e qui acquistava i suoi sigari. Fin dai primi anni ’30 cominciarono i primi approcci al gelato ma è nel 1972 e nel 1973 che il figlio di Galliano, Enzo (nonno di Francesco) vinse il Concorso internazionale l’Oscar del gelato artigianale organizzato dal liquore Stock con il gusto petali di rosa e con il gusto versiliana alla scarpaccia con le zucchine cotte nel latte. Questo fu il primo esempio e dimostrazione che il gelato si poteva fare con qualsiasi alimento.
Il nonno Enzo ha dedicato tutta la vita al gelato, distinguendosi per la sua originalità anche in ambito internazionale: fu il primo a introdurre il piano di autocontrollo igienico sanitario e fu promotore per la difesa e la diffusione del gelato artigianale tanto che nel 1996 fonda insieme a Iginio Massari (oggi definito il numero uno della pasticceria in Italia) l’Accademia della Gelateria Italiana.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, quelli del boom economico, Viareggio era un punto di riferimento per le vacanze estive e molto ambita dai grandi personaggi del cinema. Proprio nel 1961 da Galliano girarono alcune scene del celebre film “Una vita difficile” del regista Dino Risi con i grandi attori Alberto Sordi e Lea Massari.
Molti i personaggi dello spettacolo e della vita artistica e letteraria che si sono incontrati ai tavoli del Caffè Galliano quali Mastroianni, Vittorio Gasmann, fino ai tempi più recenti con Marcello Lippi e Gianna Nannini, la famiglia Moratti e la famiglia Maldini, Renato Zero, Paolo Rossi, Zucchero, Paolo Villaggio e Francesco Pannofino.

By Giovanni&Nicoletta